UN NATALE DIVERSO
Concludiamo quest'anno, così difficile sotto tanti punti di vista, con le parole che Papa Francesco ha pronunciato lo scorso 3 dicembre ai donatori del presepe e dell'albero di Natale:
L’albero e il presepe sono due segni che continuano ad affascinare
piccoli e grandi. L’albero, con le sue luci, ricorda Gesù che viene a
rischiarare le nostre tenebre, la nostra esistenza spesso rinchiusa nell’ombra
del peccato, della paura, del dolore. E ci suggerisce un’ulteriore riflessione:
come gli alberi, così anche gli uomini hanno bisogno di radici. Poiché solo chi
è radicato in un buon terreno, rimane saldo, cresce, “matura”, resiste ai venti
che lo scuotono e diventa un punto di riferimento per chi lo guarda. (…)
E veniamo
così al presepe, che ci parla della nascita del Figlio di Dio fattosi uomo per
essere vicino a ciascuno di noi. Nella sua genuina povertà, il presepe ci aiuta
a ritrovare la vera ricchezza del Natale, e a purificarci da tanti aspetti che
inquinano il paesaggio natalizio. Semplice e familiare, il presepe richiama un
Natale diverso da quello consumistico e commerciale: è un’altra cosa; ricorda
quanto ci fa bene custodire dei momenti di silenzio e di preghiera nelle nostre
giornate, spesso travolte dalla frenesia. Il silenzio favorisce la
contemplazione del Bambino Gesù, aiuta a diventare intimi con Dio, con la semplicità
fragile di un piccolo neonato, con la mitezza del suo essere adagiato, con il
tenero affetto delle fasce che lo avvolgono.
A te che leggi e alla tua famiglia auguriamo di cuore un Santo Natale di pace e di gioia!
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