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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

LA FELICITA'

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Spesso capita che nelle classi venga in mente di chiederci che cos’è la felicità . Per i cristiani viene subito in mente il Discorso della Montagna (Mt 5,1-12) dove viene tracciato il “programma della felicità”: le Beatitudini. Sono parole paradossali: felice chi è povero, chi piange, chi desidera giustizia, chi sopporta, chi perdona...Queste parole sono un capovolgimento radicale: o ci sbagliamo noi o si sbaglia Lui! Lui chi? Il mondo ci propone l’opposto: beato il ricco, il potente, il sano, chi se la spassa, chi sfoga in qualsiasi modo tutte le sue pulsioni, chi predomina sugli altri, chi appare…qual è la vera Beatitudine? A questa domanda posta alle classi terze, di solito rispondono quelle del mondo, ma dentro di loro sanno che così non saranno felici, è solo piacere passeggero o profonda incapacità di amare. Se non so essere povero, è perché non so dare; se non ho un rapporto con Dio è perché mi sento io dio e ho dato il mio cuore (in schiavitù) ad altre cose; se non so piang...

DOVE SI TROVA LA FELICITA’

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Senza il punto interrogativo. Alla domanda, infatti, sarebbe difficile dare una risposta e, in ogni caso, questa sarebbe differente per ciascuno. Un’affermazione, dunque. E’ il risultato di un sondaggio fatto dal World Happiness Report , che stila una classifica dei Paesi più felici al mondo, valutando dati triennali. I criteri utilizzati sono: PIL pro capite, il sostegno sociale, l'aspettativa di vita in buona salute, la libertà, la generosità e la corruzione . E quale Paese ha conquistato il primo posto? Per la quinta volta consecutiva è stata la Finlandia, seguita da Danimarca e Islanda. Al di là della graduatoria, quello che è interessante sono i criteri. Sostegno sociale e generosità, ovvero solidarietà. Questo argomento è stato proposto durante l’ora di Religione agli studenti di una classe quarta, ai quali è stato affidato un compito: “Prova a immaginare il paese o la città ideale in solidarietà”. Dal confronto di idee è nato un bel lavoro: due video (titoli scelti dagli s...

E' TEMPO DI BUONE NOTIZIE

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  Ogni giorno veniamo a conoscenza di eventi terribili: dopo la pandemia, la guerra e tante altre notizie che, in ogni momento, i media ci presentano sotto gli occhi. Queste informazioni costituiscono certamente un bagaglio fondamentale, ma per una percezione completa della realtà è necessario tener conto anche delle cose positive che accadono.  Il rischio, altrimenti, è quello di pensare che vada tutto male e che non ci siano prospettive. Questo è molto pericoloso, soprattutto per i più giovani per i quali è fondamentale avere sogni, speranze, progetti.  Ecco allora un'idea! Viene "istituito" il GOOD NEWS TIME, il tempo delle buone notizie: agli studenti verrà segnalata periodicamente una buona notizia.  Potrà trattarsi di un'informazione, il link ad una pagina web, un'iniziativa che offra una visione del mondo un po' differente da quella a cui ci siamo abituati. Perché il dolore, il male e la sofferenza non devono diventare un'abitudine.  "L'inf...